In questo articolo ti proponiamo una panoramica delle 3 certificazioni ecologiche per la stampa digitale da conoscere ed utilizzare come criterio di scelta di prodotti e forniture. La sostenibilità potrà andare a braccetto con la trasformazione digitale (e viceversa) solo se anche tu, nel tuo lavoro quotidiano, saprai mettere lo sviluppo sostenibile al primo posto insieme agli obiettivi di business.
Le certificazioni ecologiche per la stampa digitale possono essere uno strumento di orientamento e selezione molto utile, nonché autorevole e sicuro.
“Continuiamo a chiederci se la tecnologia faccia bene o male, come se fosse possibile evitarla. Dovremmo invece chiederci come fare per utilizzarla per perseguire obiettivi di sviluppo sostenibile” (Stefano Epifani, autore del libro “Sostenibilità digitale”, docente, Advisor per l’Onu sugli impatti della digital transformation e Presidente del Digital Transformation Institute)
Ecco, in particolare, le 3 certificazioni ecologiche per la stampa digitale che ti suggeriamo di approfondire in questo momento.
1. UL Greenguard Gold. Una certificazione ecologica per ridurre le emissioni chimiche delle stampanti di grande formato
Greenguard Gold è la certificazione rilasciata da UL – Underwriters Laboratories Inc. sui prodotti e gli inchiostri in grado di soddisfare i più rigidi standard di emissioni chimiche, contribuendo così a ridurre l’inquinamento dell’aria in ambienti interni e il rischio di esposizione a sostanze chimiche.
Underwriters Laboratories, organizzazione indipendente con sede negli Stati Uniti, sviluppa dal 1894 standard e test per prodotti, materiali, componenti e strumenti con particolare riguardo alla sicurezza.
La certificazione UL Greenguard Gold è tra le certificazioni per la stampa digitale più importanti e richieste al mondo.
La certificazione standard o, per essere precisi, la Greenguard Gold Certification, include criteri di salubrità per la salute delle persone in materia di prodotti chimici aggiunti. Inoltre richiede che sia rispettata la minima quantità riconosciuta dallo standard in termini di Componenti Organiche Volatili (COV). Lo scopo: assicurare che i prodotti siano accettabili se esposti in scuole o strutture ospedaliere e similari per la cura della salute della persona.
I prodotti certificati Greenguard Gold devono contenere al minimo le emissioni di 360 differenti tipologie di componenti. Senza contare le specifiche richieste del Dipartimento della Salute Pubblica dello stato della California – CDPH, a cui devono essere aderenti.
Gli inchiostri swissQprint, per esempio, sono certificati Greenguard Gold. Le stampe prodotte con gli attuali inchiostri standard swissQprint sono dunque adatte e sicure anche per ambienti critici come scuole e ospedali. Sceglierli significa avere tutte le carte in regola per entrare in nuovi segmenti di mercato.
2. FOGRA ISO 20695. Monitorare il consumo energetico delle stampanti digitali di grande formato
Lo standard elaborato FOGRA, l’Istituto di Ricerca per le Tecnologie Multimediali, specifica i metodi per determinare il consumo di energia delle stampanti digitali, consentendo così di confrontarne i costi operativi e l’impatto ecologico.
Per avvicinarsi il più possibile al modo in cui viene effettivamente usato il sistema di stampa, la misurazione standardizzata include quattro diversi stati della stampante. Quattro diverse modalità di stampa e con un file di stampa standardizzato.
Le stampanti di grande formato swissQprint sono state le prime ad essersi sottoposte alla certificazione ISO 20695 già nel 2018, ottenendo risultati molto significativi. Le misurazioni effettuate hanno infatti mostrato la straordinaria efficienza energetica del sistema a getto d’inchiostro UV svizzero.
Karibu, la superwide format di swissQprint, si è inoltre confermata la stampante più conveniente sul mercato anche dal punto di vista energetico. Secondo il test specifico per lo standard ISO 20690:2018 Karibu ha perfino raggiunto un punteggio di efficienza superiore alla sorella maggiore flatbed Nyala. La certificazione energetica voluta da swissQprint nel rispetto dello standard ISO è infatti un parametro raggiunto e pubblicato già nel 2018 per le versioni e i modelli a piano fisso swissQprint di terza generazione.
3. Certificazioni ecologiche su prodotti specifici ed etichettature di rischio
La terza certificazione di cui ti vogliamo parlare è in realtà qualcosa di più. Si tratta infatti di un insieme di etichettature e certificazioni correlate tipicamente associate a plotter di grande formato e ai suoi consumabili, e che è possibile ritrovare oggi per esempio su stampanti come le HP Latex.
Le attrezzature HP Latex sono ideate secondo una filiera di sostenibilità a ciclo completo che spazia dal produttore stesso all’azienda che le utilizzerà. A garantire la sostenibilità della filiera sono alcune etichette quali Energy Star, Epeat Bronze e Product return and recycling Program.
La Energy Star è una certificazione volontaria a cui i produttori sottopongono le proprie attrezzature negli USA attraverso l’Environmental Protection Agency (EPA). Obiettivo: comunicarne la superiore efficienza energetica. Si tratta di un marchio ampiamente riconosciuto e richiesto in Europa, US, Taiwan, Australia/Nuova Zelanda e Giappone.
La Epeat Bronze, è anch’essa di tipo volontario, da parte del produttore verso l’ente erogatore del marchio. Epeat sta per Electronic Product Environmental Assessment Tool. Questa certificazione fornisce una scala di valori che aiuta a identificare componenti elettroniche sostenibili. Tra i criteri di valutazione, qui, sono inclusi rigorosi test legati al ciclo di vita del prodotto (dai materiali al packaging fino alla qualità dell’aria) da aggiungersi allo standard Energy Star.
Nella stampante non devono essere inoltre presenti metalli pesanti e che possano non rientrare nei programmi di riciclo.
“Il nostro obiettivo è riciclare 1,2 milioni di tonnellate di hardware e forniture entro il 2025. Tra il 2016 e il 2018 ne abbiamo riciclate 395.200 tonnellate. Oltre l’80% delle nostre cartucce d’inchiostro e il 100% delle cartucce toner HP LaserJet sono ora prodotte con contenuto riciclato, e abbiamo utilizzato oltre mezzo milione di libbre di plastica salvate dall’oceano per realizzare cartucce d’inchiostro HP originali” (Fonte: Product return and recycling Program HP)
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